Morte Improvvisa negli Sportivi
Cause, Meccanismi e Prevenzione
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Introduzione
La morte improvvisa (MI) nello sport è un evento tragico e inaspettato, soprattutto quando colpisce giovani atleti in apparente buona salute.
Questo articolo analizza le cause principali, i meccanismi sottostanti e le strategie di prevenzione, fornendo una visione scientifica e aggiornata su un tema cruciale per la medicina dello sport e la fisioterapia.
Epidemiologia e Rilevanza Clinica
La morte improvvisa colpisce circa 1-3 sportivi su 100.000 all'anno, con una maggiore prevalenza nei maschi rispetto alle femmine.
È un fenomeno associato sia a sport competitivi che ricreativi, ma il rischio è maggiore durante attività ad alta intensità o competizioni ufficiali.
Sebbene rappresenti una piccola percentuale della mortalità generale, l’impatto emotivo e sociale è enorme, data l'età delle vittime e il contesto apparentemente salutare in cui si verifica.
Cause Principali della Morte Improvvisa
Le cause di MI variano in base all'età dell’atleta:
1. Giovani sotto i 35 anni:
La maggior parte delle MI in questa fascia d’età è dovuta a condizioni congenite o ereditarie, tra cui:
Cardiomiopatia ipertrofica (CMI):
È la causa più comune, caratterizzata da un ispessimento anomalo del muscolo cardiaco che può ostruire il flusso sanguigno. Questa condizione spesso rimane asintomatica fino a quando uno sforzo intenso provoca aritmie ventricolari.
Displasia aritmogena del ventricolo destro (ARVD):
Una malattia ereditaria in cui il tessuto muscolare del cuore viene sostituito da tessuto fibroso o adiposo, predisponendo l’atleta a gravi aritmie.
Anomalie congenite delle arterie coronarie:
Alterazioni nella struttura o nel decorso delle arterie coronarie possono portare a ischemia miocardica durante l’esercizio fisico.
Canalopatie genetiche:
Disturbi elettrici del cuore, come:
. Sindrome del QT lungo
. Sindrome di Brugada
. Tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica
2. Adulti sopra i 35 anni:
In questa fascia d’età, la causa principale è la malattia coronarica acquisita. La placca aterosclerotica può rompersi durante l'attività fisica, provocando ischemia acuta e arresto cardiaco.
Altri fattori includono:
Cardiomiopatia dilatativa
Miocardite (infezioni virali recenti come il COVID-19 hanno accresciuto l’attenzione su questa patologia)
Valvulopatie non diagnosticate
3. Cause non cardiache:
Commotio cordis:
Una condizione rara, ma fatale, causata da un colpo diretto al torace che induce fibrillazione ventricolare.
Embolia polmonare:
Spesso associata a disidratazione e viaggi prolungati, frequenti negli atleti professionisti.
Ipertermia o disidratazione:
Problemi metabolici o squilibri elettrolitici possono portare a collasso durante sport di resistenza.
Fattori Predisponenti e Meccanismi Patogenetici
L'esercizio fisico, pur essendo benefico per il sistema cardiovascolare, aumenta temporaneamente il rischio di aritmie maligne in individui con predisposizioni latenti.
I meccanismi includono:
Incremento del tono simpatico:
Durante lo sport intenso, l'attivazione del sistema nervoso simpatico può favorire instabilità elettrica del miocardio.
Iperattività adrenergica:
Può scatenare tachiaritmie ventricolari, soprattutto in presenza di anomalie strutturali.
Squilibri elettrolitici:
La perdita di potassio e magnesio tramite il sudore compromette la stabilità elettrica delle cellule miocardiche.
Sintomi Premonitori:
In alcuni casi, i sintomi precedono la MI. È fondamentale riconoscerli per intervenire tempestivamente:
Dolore toracico o pressione al petto
Sincope o episodi di perdita di coscienza
Palpitazioni durante l’esercizio
Dispnea sproporzionata allo sforzo
Prevenzione: Un Approccio Multidisciplinare
1. Screening Pre-Participazione (SPP)
In Italia, il programma di screening pre-partecipazione (SPP) è obbligatorio per gli atleti agonisti e ha dimostrato di ridurre significativamente l’incidenza di MI. Comprende:
. Anamnesi familiare e personale dettagliata:
Domande mirate a identificare precedenti episodi di sincope, palpitazioni o morte improvvisa in famiglia.
. Esame clinico:
Include la misurazione della pressione arteriosa e l’auscultazione cardiaca per rilevare soffi anomali.
. ECG e ulteriori test:
L’ECG è essenziale per individuare anomalie elettriche. In caso di sospetti, si eseguono esami come l’ecocardiogramma, il test da sforzo o la risonanza magnetica cardiaca.
2. Gestione delle emergenze
La disponibilità di defibrillatori automatici esterni (DAE) è fondamentale. Gli studi dimostrano che l’uso tempestivo di un DAE può aumentare il tasso di sopravvivenza oltre il 70%.
3. Modifiche degli stili di vita
Promozione di una dieta equilibrata e controllo del peso corporeo.
Evitare sforzi intensi durante periodi di malattia o recupero da infezioni virali.
Monitoraggio dei segni di affaticamento cronico o sovrallenamento.
Conclusioni
La morte improvvisa nello sport è un fenomeno complesso e multidisciplinare. Grazie a protocolli di screening efficaci, sensibilizzazione e preparazione alle emergenze, è possibile ridurre significativamente il rischio.
Per i futuri professionisti in scienze motorie e fisioterapia, comprendere queste dinamiche è essenziale per promuovere un’attività fisica sicura e supportare atleti di ogni livello.
FONTI UTILIZZATE PER QUESTO POST
. Corrado D, Basso C, Thiene G.
"Sudden cardiac death in athletes: what is the role of screening?"
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